L’idea di velivoli senza pilota capaci di funzionare come veri e propri taxi volanti sta ispirando moltissime iniziative nel mondo e, dopo l’annuncio dei test a Napoli, nuovi sviluppi vengono dalla Cina.
Pochi giorni fa, infatti, la Civil Aviation Administration of China (CAAC), ha garantito la prima certificazione di sicurezza per il trasporto umano al dispositivo EH216-S, della compagnia EHang.
Tale drone dalle grandi capacità di trasporto può ospitare due passeggeri e, grazie alla certificazione ottenuta, può procedere ad effettuare voli commerciali sul solo territorio cinese.
Questo velivolo, al 100% elettrico, funziona con una tecnologia a decollo verticale (eVTOL) e si è rivelato conforme ai requisiti di aeronavigabilità della CAAC, diventando così il primo a poter essere utilizzato per scopi commerciali.
Rimane da vedere se questa primo passo verso lo sviluppo di taxi volanti in Cina farà da apripista per altre certificazioni simili in Europa, U.S.A. e nel resto dell’Asia.
La FAA statunitense a luglio ha pubblicato un piano con i dettagli per avviare un percorso verso l’autorizzazione di veicoli autonomi simili, ma inizialmente richiede ancora che i piloti siano a bordo. Joby Aviation con sede in California, uno dei principali operatori del settore negli Stati Uniti, ha annunciato all’inizio di questo mese di aver ampliato il suo programma di test di volo a pilotaggio remoto senza menzionare alcun passeggero.
«Un capitolo significativo nella storia dell’aviazione civile» ha commentato Huazhi Hu, fondatore, presidente e Ceo della EHang.
Un’affermazione sicuramente rilevante, anche alla luce delle molte applicazioni che questo tipo di trasporto offre nel campo del trasporto di organi e tessuti.
Non ci resta che seguire i prossimi sviluppi per capire quando anche noi potremo raggiungere in fretta i posti più congestionati della città in maniera sicura e sostenibile.
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