In occasione del Gran Premio di Formula 1 tenutosi a Imola dal 22 al 24 aprile, D-Flight ha messo a disposizione dell’organizzazione un sistema di tracciamento e monitoraggio dei droni per verificare la presenza di mezzi a pilotaggio remoto sull’intero perimetro dell’autodromo. Era stata prevista una zona vietata al volo per questi mezzi da parte dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile in Italia (ENAC).
Attraverso questo sistema, D-Flight è stata in grado di monitorare i movimenti dei droni, distinguendo i voli autorizzati da quelli non autorizzati. In caso di voli non autorizzati, il sistema ha permesso alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente per sanzionare e sequestrare i mezzi segnalati. La sofisticata tecnologia utilizzata da D-Flight consente di individuare con precisione anche i più piccoli droni in volo a chilometri di distanza, raccogliendo informazioni come la marca e il modello, il numero di serie, il nome del proprietario, la posizione del pilota con le relative coordinate di decollo, la rotta di volo, la posizione, la direzione, l’altitudine e la velocità .


Durante il Gran Premio di Formula 1, sono stati rilevati 14 droni in violazione della No Fly Zone, che volavano anche a ben oltre i 120 metri stabiliti dalla normativa. Le forze dell’ordine sono intervenute sul posto fermando i piloti, i cui movimenti erano stati monitorati grazie al sistema D-Flight, sequestrando i mezzi e garantendo la sicurezza dei circa 120.000 spettatori presenti solo nella giornata di domenica.
Il sistema di tracciamento e monitoraggio dei droni di D-Flight è stato installato nella sala Gestione Ordine e Sicurezza, che è stata presidiata da un comando interforze coordinato dalla Questura di Bologna. La supervisione tecnica del sistema è stata effettuata da Cristiano Baldoni, Head of Business System Integration di D-Flight, per garantire una rapida e proficua collaborazione con tutti gli enti incaricati della sicurezza dell’evento. “Il sistema è in grado di rilevare sia traffico unmanned che manned, equipaggiato di strumenti che lo rendono visibile al sistema D-flight; al tempo stesso, è in grado di rilevare mezzi UAS non cooperanti purché visibili dal nostro sistema di drone detection”.
L’intervento di ENAV, D-Flight, Autodromo di Imola e le Forze dell’Ordine impegnate nelle attività di controllo aveva l’obiettivo di garantire il corretto e sicuro svolgimento della manifestazione, proteggendo piloti, pubblico e mezzi e prevenendo i rischi associati a eventuali elusioni della No Fly Zone.
Lo sviluppo dell’uso dei droni in molteplici settori, come la logistica, il trasporto di strumenti medici, l’osservazione del territorio e delle infrastrutture critiche, e la futura mobilità aerea urbana, rappresenta un pilastro fondamentale della transizione digitale e sostenibile. D-Flight è impegnata a supportare l’utilizzo sicuro e consapevole di questi mezzi, fornendo una vasta gamma di servizi per soddisfare la continua crescita del mondo unmanned.
L’attività di monitoraggio e controllo promossa ad Imola rappresenta l’inizio di un percorso più vasto e completo, finalizzato a garantire il rispetto della normativa in vigore e a stabilire un sistema di regole chiare per l’evoluzione del settore.
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