La raccolta di informazioni come l’età , il successo riproduttivo e lo stato di salute è fondamentale per gestire in modo efficiente la specie protetta dei delfini tursiope. Tuttavia, raccogliere questi dati sui cetacei selvatici è un compito complesso. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Remote Sensing in Ecology and Conservation“, edita dalla Società Zoologica di Londra, ha trovato una soluzione efficace grazie all’utilizzo di droni.
Gli scienziati dell’Università di Aberdeen nel Regno Unito e del Laboratorio di Robotica Marina e Telerilevamento (MaRRS) dell’Università Duke negli Stati Uniti hanno studiato un metodo non invasivo per scoprire se le femmine delfini tursiope sono incinte. Utilizzando droni, i ricercatori sono in grado di misurare la larghezza del corpo dei delfini e raccogliere informazioni sulle gravidanze interrotte, la salute degli animali e le cause degli aborti, come la carenza di cibo. Questo studio rappresenta un passo avanti nella comprensione della gestione della specie protetta dei delfini tursiope.
La ricerca si è concentrata sulla popolazione di delfini tursiope che abita il Moray Firth, un fiordo nel Mare del Nord in Scozia che è uno dei luoghi più importanti per l’osservazione dei cetacei. I ricercatori hanno confrontato le immagini aeree ottenute con i droni con i dati dello studio a lungo termine, inclusi i dati sulle gravidanze e sul numero di figli avuti, che precedentemente potevano essere raccolti solo osservando le femmine di delfino che nuotavano accompagnate da un cucciolo.
Tuttavia, questo metodo consentiva di rilevare solo le gravidanze riuscite e non quelle fallite o la quantità di cuccioli che non sopravvivevano. L’obiettivo principale dello studio era capire se fosse possibile determinare lo stato gestazionale delle femmine di delfino a distanza analizzando le foto scattate con un drone. Studi simili sono stati condotti anche su grandi balene.
È importante sottolineare che il successo riproduttivo è fondamentale per la crescita e la conservazione della specie di delfini tursiope. Il fallimento nella riproduzione è legato principalmente a condizioni ambientali, inquinamento e tossine presenti in natura. Fino ad ora, è stato difficile raccogliere dati su questi fattori, ma l’utilizzo dei droni offre una soluzione. Infatti, con i droni è possibile monitorare regolarmente i cambiamenti nel successo riproduttivo della specie, che è altamente mobile e trascorre la maggior parte del tempo sott’acqua.
I ricercatori hanno utilizzato i droni per acquisire immagini dall’alto tra luglio e agosto 2017. Successivamente, hanno effettuato cinque verifiche sul campo per controllare la corrispondenza dei dati raccolti. Durante queste verifiche, i ricercatori hanno identificato un totale di 64 delfini. La corrispondenza tra le immagini acquisite dai droni e la realtà è stata molto alta, con solo una su quindici femmine identificate in modo errato come incinte.


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