Agricoltura

Droni al centro della nuova Politica Agricola Comunitaria

di Redazione

Il 2 dicembre, il Parlamento Europeo ha approvato la riforma della Politica Agricola Comunitaria (PAC), uno dei pilastri fondamentali dell’Unione Europea. La PAC è stata creata per promuovere lo sviluppo agricolo, proteggere gli agricoltori e difendere il paesaggio, nonché per contrastare i cambiamenti climatici.

La riforma, il cui processo è iniziato nel 2018, entrerà in vigore il 1° gennaio 2023 e sarà valida fino al 2027. La sua copertura finanziaria è di 386 miliardi di euro.

Una delle novità più importanti della riforma PAC è l’introduzione del concetto di “eco-schemi”. Questi rappresentano un insieme di pratiche agricole volte a supportare la transizione ecologica e riceveranno un quarto degli stanziamenti europei. I singoli Stati membri potranno anche fornire un sostegno supplementare in base alle priorità locali.

Gli eco-schemi comprendono interventi agricoli innovativi che seguono standard ambientali elevati, come l’agricoltura biologica, la protezione della biodiversità, il risparmio idrico e la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari.

Un’altra strategia che verrà rafforzata dalla riforma PAC è l’agricoltura di precisione, che utilizza strumenti altamente tecnologici, come i droni, per ridurre l’impatto ambientale e gli sprechi. Ad esempio, i droni possono essere utilizzati per monitorare costantemente le coltivazioni e ottimizzare i processi di semina, fertilizzazione e disinfestazione attraverso interventi mirati, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale.

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Aggiornato il 04/20/2023

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