“L’Advanced air mobility è l’insieme dei servizi abilitati da aeromobili autonomi per la consegna di merci e il trasporto di passeggeri in area urbana. Gli aeromobili in questione sono droni di taglia molto grande. Sono stati mappati 205 casi applicativi di questo servizio e il risultato è stato che il 93% di questi si occupa di trasporto merci, mentre solo il 7% del trasporto di persone, settore ancora estremamente emergente. Al primo posto nell’applicazione di queste tecnologie ci sono gli Stati Uniti, ma anche l’Italia è molto attiva da questo punto di vista. Inoltre, recentemente l’ENAC ha sviluppato un piano per la mobilità aerea avanzata, il che dimostra che si stanno svolgendo significativi passi avanti in questa direzione“.
A parlare di mobilità aerea avanzata è stata Paola Olivares, direttrice dell’Osservatorio Droni, durante il convegno “Droni: tra tradizione e innovazione“, svoltosi martedì 8 febbraio nell’Aula Magna Carassa Dadda del Politecnico di Milano e in streaming. Tanti ospiti di rilievo per offrire dati, numeri e spunti interessanti su un settore, come quello dei droni, in rapida ascesa e in continuo sviluppo.
Si tratta di un settore ancora in fase di crescita, le cui sfide da affrontare riguardano normativa, accettazione sociale, rumore, creazione di infrastrutture per decollo e atterraggio, privacy, connettività . Parlando di accettazione sociale, Paola Olivares ha riportato, nel corso dell’evento, i risultati di una survey svolta sul tema. Ecco i più interessanti:
- il trasporto merci, ad oggi, è più accettato rispetto a quello di persone;
- il trasporto di materiale medico è visto come un servizio estremamente utile dai cittadini italiani;
- i benefici che le persone pensano di poter ottenere dal servizio sono la riduzione del traffico, un miglioramento del servizio ai cittadini, la riduzione del tempo di risposta (soprattutto in caso di emergenze);
- il 75% dei partecipanti alla survey è propenso a utilizzare droni con pilota a bordo, mentre il 63% è propenso ad utilizzarli anche senza pilota a bordo;
- una percentuale che va dall’8 al 10% sperimenterebbe questa tecnologia, quindi farebbe da cavia;
- un cittadino su quattro la utilizzerebbe, ma solo se non ha alternative;
- il 34% sarebbe più propenso a utilizzare un’automobile autonoma rispetto a un drone senza pilota;
- il 50% è propenso a ricevere merce con i droni, il 19% è ancora indeciso e il 31%, invece, non è propenso sia per l’integrità della merce che per paura che il drone possa essere intercettato e non arrivi mai a destinazione.

A parlare di progetti, sperimentazioni e prospettive future in ambito di mobilità aerea avanzata sono stati, nel corso dell’evento, Giuseppe Roscigno, I.T. Reasearch – System Admin – DPO di Salerno Trasporti, Veronica Bellonzi, Arch., Alta professionalità , responsabile dell’unità Sviluppo Sistemi per la Mobilità in staff alla Direzione Mobilità del Comune di Milano, Stefano Brinchi, Presidente e Amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità , e Gianfranco Todesco, Information Technology expert del Comune di Torino.
“Stiamo preventivando l’utilizzo dei droni cargo per portare i carichi da Venezia alle zone lagunari e, insieme ad Amazon, per il tragitto Palermo – Isola di Ustica. Siamo in una fase ancora embrionale date anche una serie di problematiche da affrontare quali, ad esempio, burocrazia e problemi legati all’ottimizzazione del peso. Inoltre, attualmente non esiste una normativa ben definita in materia da parte del garante della privacy, per cui il cittadino italiano è ancora scettico e, quando vede volare un drone, pensa di essere spiato”, ha dichiarato Giuseppe Roscigno, I.T. Reasearch – System Admin – DPO di Salerno Trasporti. “C’è poi il problema delle rotte, motivo per cui abbiamo scelto la zona lagunare e la zona della città di Ustica per le sperimentazioni in modo tale che il drone, in caso di malfunzionamento, non ferisca o arrechi danni a terzi. Un altro problema è quello dell’autonomia, per cui stavamo pensando all’installazione di un pannello fotovoltaico sul drone così che possa ricaricarsi attraverso l’energia solare“.
“Dal 2019 il Comune di Milano è partner del progetto europeo Mobius il cui obiettivo è testare sul territorio servizi e tecnologie innovative, tra cui l’intelligenza artificiale, l’internet of things o la guida autonoma. Stiamo avviando una sperimentazione che prevede l’impiego di un drone per migliorare la sicurezza dei pedoni e ridurre i costi di gestione dei servizi di polizia locale. Inoltre, ci interessa particolarmente studiare le possibili integrazioni tra le modalità di trasporto già esistenti e le forme innovative di trasporto aereo“, ha spiegato Veronica Bellonzi, Arch., Alta professionalità , responsabile dell’unità Sviluppo Sistemi per la Mobilità in staff alla Direzione Mobilità del Comune di Milano. “In occasione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, lo studio della mobilità sostenibile nel suo concetto più esteso e, quindi, strettamente connesso alla transizione digitale è uno degli obiettivi che il tavolo di lavoro appena costituito si è dato, motivo per cui Milano partecipa attivamente alle sperimentazioni che riguardano l’utilizzo di nuove tecnologie“.
“L’elettrificazione e la digitalizzazione stanno modificando radicalmente il mondo della mobilità , rendendo possibili nuovi paradigmi e nuove modalità di spostamento di merci e persone, soprattutto in ambito urbano. La mobilità area avanzata è destinata a incidere in modo significativo sul settore della mobilità urbana dei beni e delle persone“, ha dichiarato Stefano Brinchi, Presidente e Amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità . “Cogliere al volo questa opportunità non è comunque semplice, occorre allineare e sincronizzare un numero significativo di elementi eterogenei che travalicano il semplice ambito tecnologico per estendersi a quello infrastrutturale, normativo ed economico, che sono le vere sfide da vincere dal punto di vista delle amministrazioni pubbliche. È fondamentale che ci sia pieno coordinamento a livello istituzionale, nazionale e locale e piena condivisione di intenti per fare in modo che l’implementazione del modello strategico avvenga con successo. A Roma la distribuzione delle merci è spesso troppo frammentata e il tessuto urbano favorisce una distribuzione sicuramente capillare ma che deve essere in qualche modo ottimizzata“.
“Nella città di Torino abbiamo svolto tre anni di test per l’utilizzo di droni in ambito urbano. La più recente sperimentazione è stata Sumeri, effettuata da Leonardo all’interno della città con l’utilizzo di droni da 150 kg per trasportare merci da un hub a un altro. Si tratta di una sperimentazione particolarmente interessante per l’utilizzo delle vie d’acqua come aerovie in ambito urbano“, ha raccontato Gianfranco Todesco, Information Technology expert del Comune di Torino. “Un’altra sperimentazione è stata effettuata presso il parco del Valentino rispetto alla sostenibilità ambientale e, quindi, ha visto l’utilizzo di droni camere multispettrali per analizzare la fitopatologia delle piante e lo stress idrico. Infine, un’altra sperimentazione ha riguardato l’uso di camere termiche e droni per contrastare la dispersione termica degli uffici pubblici. Parlando di policy sulla mobilità , la città di Torino si muove secondo tre pilastri verticali: il primo è semplificare il volo in ambito urbano per tutti coloro che usano i droni per lavorare; il secondo è passare dalle sperimentazioni ai servizi e il terzo è legato all’utilizzo dei cosiddetti droni taxi“.
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