Trasporti

Expo 2020 Dubai, Leonardo porta il dibattito sull’aviazione del futuro

di Redazione

“Leonardo – e l’Italia stessa – ha fatto parte della storia del volo sin dal suo inizio, con l’obiettivo, nei decenni, di mantenere il vantaggio tecnologico acquisito e riconosciuto. Abbiamo pertanto l’ambizione di rimanere leader anche in questa nuova era dell’aviazione e stiamo investendo per rispettare questo impegno”, ha dichiarato Valerio Cioffi, Direttore Generale di Leonardo a Expo Dubai 2020. Il Padiglione Italia ha ospitato oggi l’evento “The Flying Society“, organizzato da Leonardo, e partecipato da Sheikha Mozah bint Marwan Al Maktoum, la prima della famiglia reale a ottenere il brevetto di pilota commerciale e la prima donna a essere nominata Primo Tenente Pilota della Polizia di Dubai. Diversi relatori hanno condiviso le loro esperienze e visioni, tra cui Nicoletta Iacobacci, Global Technologies and Etichs Advisor, il Generale Luigi Casali, Capo di Stato Maggiore del Comando Scuole Aeronautica Militare, e Roberto Garavaglia, SVP Strategy and Innovation in Leonardo per il settore elicotteristico.

“Expo 2020 Dubai conferma l’attenzione degli Emirati allo sviluppo delle nuove tecnologie, con particolare focalizzazione su quelle aeronautiche. Credo che i tre temi chiave di questo Expo – Opportunità, Sostenibilità, Mobilità – racchiudano perfettamente le promesse e le sfide dell’aviazione che vogliamo approfondire nell’evento di oggi” ha spiegato Valerio Cioffi, Direttore Generale di Leonardo.

L’esperienza di Leonardo nel settore aeronautico eredita l’eccellenza storica di aziende come Macchi e Agusta, svolgendo un ruolo chiave nello sviluppo di piattaforme ad ali fisse e rotanti, con o senza piloti a bordo, per vari ruoli, tra cui formazione di base e avanzata, ricerca e soccorso, trasporto tattico e VIP, pattugliamento e ricognizione. Questa versatilità conferisce caratteristiche sempre più dual-use. Inoltre, Leonardo è già impegnato nella progettazione, sviluppo e prova di soluzioni tecnologiche futuristiche per l’Urban Air Mobility, Urban Air Logistics e l’Unmanned Traffic Management.

“Avevo solo 12 anni quando ho provato l’ebrezza del volo: è stato un incontro casuale e un amore a prima vista”, ha detto Sheikha Al Maktoum. “Spero davvero che il mio percorso possa essere di ispirazione e incoraggiamento a tutte le giovani donne che stanno cercando la loro strada. È tempo di raccontare anche le storie delle donne che hanno contribuito all’aviazione, affinché la prossima generazione possa sognare di raggiungere gli stessi risultati, lasciandosi ispirare dalla loro eredità”.

Il Generale Luigi Casali, Aeronautica Militare, ha spiegato: “Una delle sfide che stiamo affrontando e che continueremo ad affrontare nei prossimi decenni è la capacità di adattare i processi di selezione e addestramento per rimanere al passo con il progresso dell’ecosistema tecnologico che è davanti agli occhi di tutti. Necessitiamo di un sistema modulare flessibile che sia capace di adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie e ai cambiamenti sociali di una popolazione giovanile che possa soddisfare i requisiti addestrativi di domani. Un’analisi profonda di ciò che saranno il ruolo, le capacità e la filiera addestrativa della generazione futura deve diventare una priorità per poter reclutare, addestrare e consegnare alle nostre Forze Aeree i futuri aviatori”.

“È possibile integrare i valori femminili nelle scelte tecnologiche? Dovremmo ripensare l’etica perché non risponda solo alle leggi e ai principi, ma anche all’empatia, alla compassione e alla cura?” ha chiesto Nicoletta Iacobacci. “Il futuro è femminile, o almeno le donne dovrebbero avere un ruolo da co-protagoniste nella creazione di un futuro sostenibile. Sono veloci e determinate, pratiche, collaborative e sagaci. Praticità, empatia, collaborazione, rispetto e determinazione sono necessarie per creare un futuro che sia potenziato, ma ancora umano. Il mio messaggio è per le ragazze e le donne in generale: abbracciate la tecnologia e la scienza, perché non è solo un’opportunità di studio e carriera. Oggi è un dovere”.

La visione di Leonardo sul futuro dell’aviazione fa parte del contributo dell’azienda al Padiglione Italia, che ospita una gondola motore del convertiplano AW609, l’unico aeromobile di questo tipo destinato a ottenere la certificazione civile, che rivoluzionerà il trasporto grazie alla capacità di decollare in verticale come un elicottero e volare con le prestazioni di un aereo.

Sempre nell’ambito della visione strategica di Leonardo per l’aviazione urbana del futuro, l’azienda ha realizzato in collaborazione con il partner emiratino Falcon Aviation Services, presso il sito di Expo Dubai, un terminal per elicotteri di nuova concezione, che rappresenta la frontiera della mobilità verticale. Gli spazi per i viaggiatori sono progettati per ospitare showroom per attività commerciali e culturali all’interno di una struttura realizzata con materiali sostenibili e che può essere facilmente riconfigurata o spostata a seconda delle esigenze delle città.

Leonardo, con una branch ad Abu Dhabi, contribuisce alla sicurezza degli Emirati Arabi Uniti da più di 50 anni. Le sue tecnologie comprendono oltre 100 elicotteri, sistemi navali e di comunicazione sicura, tecnologie spaziali e velivoli da addestramento. Tra questi, il velivolo Aermacchi MB-339 è stato scelto per la pattuglia acrobatica nazionale degli Emirati, Al Fursan, che si è addestrata in Italia utilizzando i velivoli di Leonardo e i sistemi di formazione italiani.

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Aggiornato il 02/06/2023

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