La tradizione americana di accendere fuochi d’artificio il 4 luglio risale alla prima celebrazione del Giorno dell’Indipendenza a Philadelphia nel 1777. Oggi è un’amata tradizione che sembra quasi impossibile da sostituire. Tuttavia, a causa delle crescenti preoccupazioni per la qualità dell’aria e per gli incendi boschivi, alcune città hanno optato per i drone shows come soluzione alternativa: degli spettacoli aerei che utilizzano una flotta di droni, ciascuno dotato di brillanti luci a LED, per creare motivi, forme e scenari animati nel cielo.
Quest’anno diverse città degli Stati Uniti in stati come la California, il Colorado e lo Utah hanno deciso di sostituire i fuochi d’artificio con spettacoli di droni sincronizzati per evitare di peggiorare la qualità dell’aria e di aumentare il rischio di incendi. In Texas, Sky Elements ha organizzato un drone show da record con più di mille droni, guadagnandosi il titolo di frase più lunga formata da droni al mondo: “Happy 4th of July 2023”.
“I fuochi d’artificio contribuiscono sicuramente all’inquinamento atmosferico”, ha dichiarato Grace Tee Lewis, un’epidemiologa dell’Environmental Defense Fund specializzata in inquinamento atmosferico e salute pubblica. I fuochi pirotecnici generano un picco di un tipo di inquinamento atmosferico chiamato particolato, lo stesso tipo di inquinamento presente nel fumo degli incendi boschivi. Sebbene ci siano poche ricerche sugli effetti specifici dei fuochi d’artificio, si sa che il particolato con una dimensione inferiore a 2,5 micron (circa un trentesimo della larghezza di un capello umano) entra nei polmoni e nel flusso sanguigno delle persone, causando problemi respiratori e infiammazioni. I bambini, gli anziani e coloro che hanno problemi di salute preesistenti come asma o malattie cardiache croniche dovrebbero prestare particolare attenzione, ha spiegato Tee Lewis.
Secondo uno studio del 2015 della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), il 4 e il 5 luglio, i livelli di particolato fine negli Stati Uniti aumentano in media del 42% e, nelle aree adiacenti ai fuochi d’artificio, l’inquinamento da particolato può aumentare fino al 370%. Dian Seidel, autrice dello studio del 2015 e scienziata del clima in pensione presso la NOAA, ha affermato che i valori di fondo dell’inquinamento atmosferico causato dal fumo degli incendi boschivi sono sicuramente un elemento che le città devono considerare quando pianificano i fuochi d’artificio o alternative come gli spettacoli di droni. “Forse ci sono alternative per non rovinare i festeggiamenti e avere comunque qualcosa di bello nel cielo da ammirare, senza causare una grande quantità di inquinamento”, ha suggerito Seidel.
Oltre all’inquinamento atmosferico, i fuochi d’artificio comportano altri rischi. Nei gatti, e soprattutto nei cani, il botto crea forte stress e spavento e molte associazioni umanitarie e rifugi per animali registrano l’aumento di animali smarriti o fuggiti dopo la festività. Anche gli animali selvatici risentono dei fuochi d’artificio. In particolare, gli uccelli, inclusi i rapaci, possono spaventarsi e perdere il senso dell’orientamento, fuggendo istintivamente e correndo il rischio di colpire ostacoli a causa della scarsa visibilità.
Gli spettacoli di droni rappresentano una promettente alternativa più ecofriendly, sostenibile e rispettosa degli animali rispetto ai tradizionali fuochi d’artificio. Oltre a ridurre l’inquinamento atmosferico e il rischio di incendi, questi spettacoli aerei offrono un’esperienza innovativa e anche più scenografica. In un’epoca di crescente consapevolezza ambientale, i drone shows potrebbero rappresentare il futuro degli spettacoli pirotecnici.
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