Ispezione e sopralluoghi

La marina britannica studia il cambiamento climatico in Antartide

di Redazione

Studiare la natura è un compito impegnativo. Dare una spiegazione alle sue azioni, soprattutto in relazione al cambiamento climatico, può essere difficile, ma non impossibile se si identificano con precisione gli argomenti di studio e i mezzi per condurli a termine. La ricerca si concentra in luoghi con climi estremi, poco popolati o incontaminati, dove i cambiamenti possono essere analizzati senza l’influenza umana.

Ad esempio, c’è il caso delle Isole Sandwich Australi, un arcipelago che fa parte politico del Regno Unito insieme alla Georgia del Sud e che si trova vicino all’Antartide. Qui, alcuni scienziati della Royal Navy britannica stanno studiando i pinguini, una specie a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico. La scomparsa dei ghiacciai e della banchisa sta costringendo i giovani esemplari a gettarsi in mare prima di essere pronti ad affrontare i predatori, esponendoli a morte certa.

Le Isole Sandwich Australi ospitano una popolazione di oltre 3 milioni di pinguini, che tuttavia è diventata difficile da quantificare negli ultimi decenni. I ricercatori hanno effettuato una stima basata su una combinazione di dati provenienti da diverse fonti, come la mappatura GPS, le foto satellitari e i contatti visivi. Il team di ricerca a bordo della nave da rompighiaccio “HMS Protector” della Marina britannica sta introdotto una nuova metodologia di censimento più precisa e accurata delle colonie pinguini, usando droni equipaggiati con telecamere e sensori avanzati. Questi droni voleranno sopra le isole Saunders, South Thule e Cook per scattare foto aeree e raccogliere altri dati visivi importanti.

I dati verranno successivamente condivisi con il Dipartimento di Zoologia dell’Università di Oxford e l’organizzazione americana Oceanities, che da molti anni si occupa del censimento della popolazione di pinguini in Antartide. “Più dati otteniamo su queste isole, più siamo in grado di distinguere gli effetti del cambiamento climatico dalle eruzioni”, ha spiegato il dottor Tom Hart del Dipartimento di Zoologia dell’Università di Oxford. La tecnologia dei droni è in grado di risolvere un problema che l’essere umano da solo non potrebbe affrontare. “Una volta ricevute, le immagini verranno analizzate per il conteggio dei nidi, il che si aggiungerà notevolmente al nostro database in corso di popolazioni di pinguini antartici”, ha dichiarato Ron Naveen, presidente e fondatore di Oceanites.

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Aggiornato il 02/21/2023

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