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Osservatorio Innovazione Digitale: cresce l’uso dei droni nelle istituzioni culturali

di Redazione

L’8 giugno, presso l’Aula Magna Carassa e Dadda del Politecnico di Milano Campus Bovisa, si è tenuto l’evento “Trasformazione digitale, accessibilità e sostenibilità: ecco le sfide per la Cultura!” dedicato alla condivisione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali della School of Management del Politecnico di Milano dell’Edizione 2022-2023.

Durante l’evento sono stati presentati dati e analisi sui temi centrali del dibattito nel mondo culturale: dagli sviluppi tecnologici come metaverso e blockchain, fino all’accessibilità e alla sostenibilità, investigando sia dalla prospettiva del visitatore che da quella delle istituzioni culturali, italiane e internazionali.

La Ricerca ha dimostrato come musei, monumenti e aree archeologiche italiani abbiano consolidato negli scorsi anni l’offerta di strumenti per migliorare l’esperienza di visita on site. Oggi, il 72% di essi offre almeno uno strumento a tal fine. La catalogazione e digitalizzazione delle collezioni si riconferma l’ambito di investimento prioritario. Inoltre, si registra un ulteriore passo avanti dei musei nei servizi di online ticketing, oggi offerti dal 46% delle strutture. Per i teatri, gli ambiti prioritari di investimento sono marketing, comunicazione e customer care, seguiti da ticketing e gestione delle prenotazioni.

Le istituzioni culturali si stanno muovendo anche su ambiti più di frontiera, come metaverso e blockchain. È stato anche evidenziato come le istituzioni culturali si stiano avvicinando al mondo dei droni. “I dati della Ricerca dimostrano che il 18% dei musei, monumenti e aree archeologiche ha già realizzato progetti in cui vengono impiegati i droni” spiega Michela Arnaboldi, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali. “Questo accade, nella maggior parte dei casi, per attività di valorizzazione come show aerei, per la digitalizzazione della collezione, per sviluppare contenuti 3D o per la scansione di siti archeologici.”

Tramite un approfondimento svolto attraverso interviste alle principali organizzazioni coinvolte nell’indagine, l’Osservatorio ha classificato quattro possibili usi dei droni in ambito museale: per la conservazione del patrimonio, quando i droni vengono utilizzati per effettuare scansioni del costruito fornendo immagini di qualità superiore rispetto a scansioni effettuate tramite fotografie; per lo studio del patrimonio, quando i droni vengono utilizzati per avere immagini ad altissima definizione a fini di ricerca; per la promozione del patrimonio, quando i droni vengono utilizzati per realizzare riprese e immagini da utilizzare a fini di promozione del luogo culturale; per scopi ludici e di educazione, quando i droni sono parte dell’esperienza di visita.

La Ricerca ha anche evidenziato una vasta percentuale di istituzioni museali italiane (83%) che dichiara di aver intrapreso almeno un’iniziativa in relazione alla sostenibilità ambientale. Molto simile è la situazione dei teatri (84%). Inoltre, i dati dimostrano che le istituzioni culturali sono al lavoro per migliorare le condizioni di accessibilità ai servizi, non ancora soddisfacenti nel 2022.

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Aggiornato il 07/28/2023

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