Appena vi è un fondato sospetto di una persona scomparsa o una segnalazione di urgenza, la centrale operativa della Rega (Guardia Aerea Svizzera di Soccorso) avvia una ricerca di salvataggio. A tal fine, dispone di diversi mezzi, tra cui il drone RGA-UAV-T1A, operativo dall’autunno scorso, che viene utilizzato insieme ai soccorritori di montagna del Club Alpino Svizzero (CAS).
In occasione della conferenza stampa annuale, l’ente specializzato in interventi di ricerca e soccorso, con elisoccorso, ha presentato gli sviluppi del proprio sistema di droni e la nuova versione dell’app di intercorrenza. Il drone, specificamente progettato per la ricerca di persone scomparse, viene utilizzato quando la scarsa visibilità impedisce il volo dell’elicottero.
Dopo numerosi test in condizioni difficili e la messa a punto dei singoli componenti, il drone è in grado di volare autonomamente su grandi aree ed è dotato di sensori, tra cui un rilevatore di cellulari (noto come “lifeseeker“) con una precisione di pochi metri anche in aree senza segnale telefonico. Inoltre, grazie a un algoritmo intelligente chiamato “human detection pipeline“, il drone riconosce automaticamente le persone sulla superficie basandosi sulle immagini in tempo reale della termocamera a bordo e trasmette i dati a un tecnico che coordina le operazioni dalla base di Wilderswil, Canton Berna.


Finora, il drone è stato protagonista nelle operazioni di rilevamento degli incendi in Ticino nei mesi di febbraio e marzo, con la previsione di un’espansione del raggio d’azione. La fondazione è spesso impegnata in missioni anche in Italia, in Piemonte e Valle d’Aosta, ad esempio, e anche in Valtellina e Valchiavenna, sulle cime che segnano i confini politici ma hanno una geografia comune.
L’applicazione ha registrato oltre 1,6 milioni di download. Quando viene inviata una segnalazione tramite l’app, questa automaticamente invia alla sede della Rega la posizione del soggetto in questione, stabilendo una connessione telefonica che permette di risparmiare tempo prezioso in caso di emergenza. Una volta ricevuto l’allarme, l’operazione di salvataggio viene avviata e il soccorritore trasmette le coordinate del luogo di intervento direttamente alla cabina di pilotaggio del veicolo, che nel frattempo è stato mobilitato.
La fondazione, che celebra il suo 70° anniversario il 27 aprile, ha avuto un anno record nel 2021. La centrale operativa all’aeroporto di Zurigo ha organizzato 18.017 missioni, il che equivale a un aumento del 10,7% rispetto all’anno precedente, ovvero una media di circa cinquanta operazioni al giorno.
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