La Polizia Civile dello Stato di San Paolo, in Brasile, ha annunciato di aver avviato nuove ricerche per Marco Aurelio Simon, un giovane scout scomparso 38 anni fa durante un’escursione sul Pico dos Marins, nella catena montuosa della Serra da Mantiqueira. Questa decisione è stata presa in seguito all’utilizzo di droni che hanno individuato possibili fosse dove il corpo di Simon potrebbe essere sepolto.
L’integrazione della tecnologia in questa operazione ha rivelato almeno cinque punti potenziali in cui potrebbero esserci resti umani sepolti nella montagna. Questi droni sono equipaggiati con tecnologia avanzata e dotati di camera multispettrale che permette di individuare materiali anche in elevata profondità. Gli esperti, come riportato, procederanno con attenzione alla perlustrazione di questi punti, considerando che le ossa potrebbero essere frammentate a causa del processo di decomposizione avvenuto nel corso degli anni.
Questa operazione comporterà la temporanea chiusura di una parte del sito destinato alle ricerche, previste per una durata di potenzialmente fino a cinque giorni. Oltre agli agenti di polizia della zona della Vale do Paraíba, saranno coinvolti anche periti dell’Istituto di Criminalistica di San Paolo, esperti in archeologia, e squadre dei vigili del fuoco.
La decisione di riprendere le ricerche è stata presa sulla base di nuovi indizi emersi nel 2021, che hanno aperto due nuove linee investigative per le forze dell’ordine. La prima suggerisce che il ragazzo potrebbe essere stato ucciso e sepolto nelle vicinanze del campo scout. Questo sospetto ha portato a degli scavi in una casa e su terreni nella zona rurale di Piquete, ma purtroppo non ha prodotto ulteriori prove concrete.
Nel corso del 2022, durante l’ultima fase delle ricerche, sono stati impiegati cani addestrati per trovare tracce, ma sono stati in grado di individuare solo materiale organico non collegato allo scout scomparso. C’è ancora una zona da esplorare, ma questa è classificata come di conservazione ambientale, pertanto sono necessarie una serie di autorizzazioni per procedere.
Un’altra possibilità che la Polizia Civile sta investigando è che Marco Aurelio potrebbe essere ancora vivo e senza fissa dimora. Ci sono testimoni che lo avrebbero visto a Taubaté, mentre chiedeva l’elemosina. Le autorità stanno intervistando persone che dichiarano di averlo visto e stanno esplorando carceri e centri di assistenza e accoglienza alla ricerca di informazioni.
La famiglia ha commissionato agli esperti un’immagine invecchiata di Marco Aurelio, raffigurato come senzatetto, per cercare di rintracciarlo. La commissaria Sandra Vergal, che era responsabile delle indagini all’epoca della scomparsa, considera questa possibilità plausibile.
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