Grazie alla scienza e alla medicina, ci sono sempre meno persone che muoiono di HIV, anche nei Paesi meno sviluppati. Tuttavia, si stima che circa 10 milioni di persone in tutto il mondo non abbiano accesso ai farmaci di cui hanno bisogno. Ad esempio, nel distretto di Kalangala in Uganda, che comprende 84 isole del Lago Vittoria, raggiungibili solo in barca, le barriere geografiche, politiche e culturali impediscono l’accesso ai farmaci. Ciò ha portato a un aumento dei tassi di infezione da HIV sulle isole, fino al 25% all’anno, nonostante i tassi siano diminuiti nel resto del continente ugandese.
Per garantire l’accesso equo ai farmaci, l’Istituto per le malattie infettive di Makerere sta utilizzando droni medici per consegnare i medicinali nella sub-contea di Bufumira. Il progetto “Kalangala District Medical Drones” è supportato da una partnership tra il settore pubblico e privato, che include il Ministero della Sanità , l’Università di Makerere, Johnson & Johnson, l’Ugandan Academy for Health Innovation and Impact, Uganda Flying Labs, Yamasec, Werobotics e la John Hopkins University.
Il primo volo regolare dei droni è avvenuto ad aprile. L’utilizzo di questa tecnologia presenta molti vantaggi, tra cui la possibilità di effettuare più viaggi in un solo giorno e raggiungere più di 3.700 abitanti, di cui circa un terzo affetti da HIV/AIDS. I droni utilizzati sono DJI Matrice 300 personalizzati per questo programma, con software operativo e un’app di pilotaggio sviluppati dalla WeRobotics, un’organizzazione svizzera specializzata in robotica, dati e intelligenza artificiale.
Il progetto “Kalangala District Medical Drones” durerà fino ad aprile 2022 e avrà come obiettivo la valutazione dei beneficrittori dei vantaggi apportati alla popolazione affetta da HIV che vive sull’isola. Al termine dello studio di un anno verrà valutata l’applicabilità del modello in altre zone dove l’accesso alle cure sanitarie è limitato.
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