Medicina

Un drone per trasportare sacche di sangue e farmaci salvavita? È quasi realtà

di Redazione

Sviluppato in meno di due anni dalla Eurolink Systems in collaborazione con l’Università Cusano di Roma, il drone Beluga verrà utilizzato per salvare vite umane trasportando fino a quattro sacche di sangue. Con un’autonomia di 50 chilometri e una velocità massima di 100 km/h, sarà in grado di consegnare rapidamente farmaci salvavita, sacche di sangue per trasfusioni e altri emoderivati, evitando ingorghi e ostacoli nei grandi centri urbani.

Con i test e le sperimentazioni terminati, il management è concentrato su Colonia, sede dell’EASA (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea), incaricata di creare lo “spazio aereo urbano” (U-Space) per i droni. “In questi ultimi anni l’Europa sta organizzando le infrastrutture per fare in modo che i droni svolgano diverse funzioni, tra cui il trasporto di sangue“, ha dichiarato Tiziano Pagliarioli, responsabile del DroneLab di Unicusano. “L’ente sta normando il loro volo in ambito cittadino e, grazie ai finanziamenti di Horizon, sono stati coinvolti molti ricercatori per la definizione delle logistiche“.

Il team del professor Pagliaroli ha sviluppato eliche silenziose per il prototipo Beluga, poiché il trasporto avverrà nelle aree urbane delle città. “La silenziosità dei droni è uno dei modi per far accettare alla popolazione che questi vengano a popolare i nostri cieli senza esserne infastiditi“, ha aggiunto il professore.

Il prossimo passo sarà organizzare le piste di decollo e atterraggio sui tetti degli ospedali o nelle vicinanze. L’aspetto positivo è che i quadricotteri e tutti i VTOL come il Beluga non necessitano di un’area molto grande per le manovre di decollo e atterraggio“, conclude il Professor Pagliaroli.

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Aggiornato il 07/14/2023

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